giovedì 23 maggio 2019

Angelo OGBONNA


Inimmaginabile sarebbe stato pensare che Valentino Mazzola o Giorgio Ferrini o Claudio Sala potessero togliersi la maglia granata, con annessa la fascia di capitano, per vestire la casacca bianconera. Inimmaginabile, appunto. Ma siamo nell’estate del 2013 e le “bandiere” non esistono più. Così, quando Angelo Ogbonna, capitano del Torino, attraversa idealmente il Po e approda sulla sponda bianconera, nessuno si stupisce più di tanto.
Lo vuole a tutti costi Conte per rinforzare la propria linea difensiva, nonostante non costi poco, 15 milioni di euro fra costo del cartellino e bonus. «Sapevo che arrivavo in una grande società ma quando ci sei dentro ti accorgi che è ancora di più di quello che ti immaginavi. Percepisci un’attenzione e una tutela nei tuoi confronti assolutamente straordinari, c’è una cura di ogni dettaglio e un’organizzazione affinché tu possa rendere al meglio. Alla Juve non ti potresti mai sentire nemmeno minimamente un estraneo. È un ambiente che ti fa sentire totalmente a tuo agio».
Fisico statuario, scuro di pelle, nasce a Cassino, in provincia di Frosinone, da genitori nigeriani «Cassino è la mia bambagia, il luogo che mi ha fatto crescere proteggendomi. Ho iniziato lì il mio cammino, giocando a pallone in strada, anche se poi per crescere davvero è fondamentale frequentare le scuole calcio. E anche avere il coraggio e la forza di lasciarti dietro tutto questo e provare a misurarti con una nuova realtà, come è successo a me venendo da solo a Torino a 13 anni. Quando insegui un sogno è giusto dedicarci tutte le energie».
Difensore che ha nella velocità e nella tecnica le sue doti migliori, tanto da poter essere utilizzato sia come centrale sia come esterno. «La definizione di giocatore che ha un certo stile è qualcosa che mi hanno sempre attribuito e – sinceramente – io non ci ho mai pensato. Sul campo non faccio altro che esprimere naturalmente quel che so fare. E non credo di essere privo di capacità agonistiche, semmai non sono un difensore rude e falloso. Ma la grinta non mi manca di sicuro».
Ma non è facile togliere il posto al trio delle meraviglie Barzagli-Bonucci-Chiellini e per Angelo le occasioni per scendere in campo sono saltuarie. E lui, abituato nel Torino a essere titolare e indiscusso leader, di questo soffre. Infatti, quando è impiegato con continuità, sfodera prestazione eccellenti e, spesso, autoritarie. Viceversa, quando viene chiamato in causa per una o due partite, non riesce a esprimersi all’altezza delle sue qualità che gli hanno permesso di vestire anche la maglia della Nazionale.
Sono 25 le presenze nella prima stagione, 30 nella seconda (favorito anche dall’infortunio di Barzagli) lo rendono comunque protagonista dei due scudetti consecutivi, della conquista della decima Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.
Nell’estate del 2015 si trasferisce al West Ham. Questo il suo saluto: «Ho fatto le valigie, vado a Londra! È stato un onore far parte del mondo Juve: mi ha regalato emozioni incredibili che faranno sempre parte di me. Non scorderò mai nessuno di voi! Non è questo il momento dei bilanci. Magari più avanti. Dopo tredici anni lascio Torino, la mia città adottiva, la gente e gli amici. Sono sicuro che mi mancherete ma la vita è fatta così: di addii, arrivederci e nuove avventure. Grazie a tutti per questi anni meravigliosi!»
«Non ci sarà a Shanghai Angelo Ogbonna – si legge sul sito ufficiale bianconero – che proprio contro la Lazio in Supercoppa aveva esordito in bianconero il 18 agosto 2013 all’Olimpico di Roma. Dopo il trofeo conquistato quella notte, due scudetti e una Coppa Italia, termina, infatti, l’esperienza juventina del difensore della Nazionale: una parabola durata cinquantacinque partite nell’arco di due stagioni, in cui Ogbonna ha aiutato il club a mettere in bacheca ben quattro trofei con professionalità e dedizione alla causa davvero esemplari. Sempre pronto a dire la sua in campo ogni qual volta è stato chiamato in causa dai due allenatori che lo hanno avuto a disposizione, Angelo è stato fin dal suo debutto una garanzia per il reparto arretrato, maturando calcisticamente partita dopo partita. Ora, nel pieno della sua crescita professionale, Ogbonna affronterà una nuova sfida nella terra patria del calcio, in Premier League, dove farà il suo esordio con la maglia del West Ham. Gli “Hammers”, club dalla tradizione ultracentenaria, se ne sono, infatti, assicurati le prestazioni sportive. Ad Angelo non può che andare il ringraziamento nostro e di tutto il popolo bianconero per la serietà e l’impegno con i quali ha onorato i colori della Juve in questi anni, e un “in bocca al lupo” per la nuova avventura».

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